Orange Savior, One shot

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•Alerz;
view post Posted on 3/7/2012, 19:14




Orange Savior

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Author:Alerz
Pairing:giallo
Trama:Luca Mileto è un disegnatore per il Marvel creative Team, quando all'improvviso perde la sua ispirazione. Durate il sogno si trova in un mondo parallelo che gli cambierà la vita per una giornata...



Il mio nome è Luca. Non c’è molto da dire sulla mia personalità, sono uno di quei ragazzi che tutti chiamano Nerd. Ho solo due migliori amici una ragazza e un ragazzo, avevo anche una fidanzata fino a poco tempo fa però mi ha lasciato perché ero troppo ridicolo. Crescendo ho capito qual’era la mia grande passione, mi sentivo sempre solo ed emarginato così iniziai a prendere una matita in mano e iniziai anche a disegnare qualche stronzata varia e così diventai un bravo fumettista. Amando i fumetti capirete che per me era molto importante diventare qualcuno all’interno della Marvel. Mi ero esercitato, ero sicuro di poter diventare qualcuno e così provai a fare questo provino quando mi dissero che davvero avevo talento. La mia storia comincia qui…
- Mileto ti svegli?- disse Michael mentre entrava nel mio ufficio e cercava di svegliarmi
- Cosa c’è che non va?- dissi con aria scocciata riaprendo gli occhi verso la realtà
- Ti sei addormentato ancora- disse lui – lo fai sempre-
- Non ho ispirazione, ieri notte ho provato a modificare quell’appunto agli stivali di Spiderman ma non ci riesco per niente- ero disperato, non avrei mai potuto fare parte di quel mondo se non ero pronto a sacrificarmi per la Marvel
- Amico devi sbigarti- iniziò nuovamente con le sue prediche – io ora devo andare però cerca di darti una smossa- uscì dal mio ufficio dandomi quasi un’ ultimatum
- Ora mi addormento di nuovo- feci uno sbadiglio e ripresi di nuovo sono.
- Luca?- una vocina esile mi chiamò – Hey Luca?-
- Ma chi è?- fui costretto ad apire di nuovo gli occhi
- Sono io Tony- gesticolò con la mano
- Tony?- aprii gli occhi come se mi avessero quasi fucilato – TONY?-
- Stark, al tuo servizio- fece un inchino
- Cosa? Iron man… ma tu non sei reale- cantilenai tu non sei reale per altre quattrocento volte
- Ah no? Capitano hai sentito? Questo tizio dice che io non sono reale- dietro di lui apparve Captain America e io stavo davvero sognando
- Ok, datemi un pizzicotto- suggerii alzandomi dalla mia sedia
- E’ pazzo- aggiunse Thor entrando nella stanza – poi dite che ad Asgard siamo messi peggio di Midgard-
- Ma voi siete soltando un sogno, siete un fumetto non potete esistere!-
- E’ un altro prototipo di Fury?- chiese Natasha unendosi al gruppo
- Black Widow? Voi non siete reali!- continuai
- E’ pazzo- convenne il gruppo
- Io stavo cercando di disegnare gli stivali di Spiderman quando improvvisamente mi sono addormentato e ho trovato voi- okay ero talmente pazzo da parlare con un fumetto che stesso io stavo cercando di concludere. La Marvel mi avrebbe apprezzato per questo, il miglior modo per vendere prodotti era di credere nei propri prodotti e io stavo parlando con dei personaggi inesistenti!
- - Mileto domani sera siamo pronti all’attacco- finalmente Fury ci degnò della sua presenza e aveva in mano anche qualche cartellina – dottore mi mostri le sue ricerche- Hulk, c’era anche Hulk?
- Quale attacco?- chiesi – Posso ritornare alla realtà?- mi guardarono tutti con fare interrogativo e quello inesistente e pazzo sembravo io ma non loro
- Natasha accompagna Mileto nella sua stanza, dopo parleremo con calma- la bellissima Natasha mi prese per un braccio e mi accompagnò in una stanza super sorvegliata.
Thor mi guardava con aria circospetta, lui e Jane Foster mi stavano osservando. Li sentivo discutere su qualcosa, ma quel qualcosa non prometteva nulla di buono. Ero rinchiuso in una di quelle celle fatte a posta per i Villains e non sapevo quale realtà fosse questa.
- Mileto si svegli- disse un agente della S.H.I.E.L.D.
- Senta io devo tornare nel mio ufficio- imprecai
- Ci tornerai non appena avrai finito il progetto con Captain Marvel- lo guardai da capo a piedi, cosa dovevo fare io? Era tutto molto strano
- Loki sta tornando sulla terra, il progetto Avengers sta funzionando abbastanza bene ma ci sono persone sospette che non riusciamo a controllare. Thor sta cercando di intercettare Spiderman e Ms Marvel per un aiutino ma credo che ci serva il tuo aiuto- concluse Nick Fury
- Cosa? Io non sono un supereroe. Cavolo, io sono un semplice fumettista- Stark mi guardò in modo strano, mi avrebbe quasi voluto ammazzare con una delle sue solite battutacce
- Signor Mileto, io ho appena fatto delle ricerche sul database e lei è l’unico in grado di stanare quella gente- intervenne la Foster – la prego ci aiuti-
- Signorina Jane io non ho poteri- risero tutti.
- Codardo- esclamò Stark – Tu sai di quali poteri disponi-
- Quali sarebbero?- chiesi con un sorriso sulle labbra
Fury schioccò le dita e un paio d’agenti mi portarono una tuta di colore arancione con una grossa M impressa e c’era scritto sopra ‘ Orange Savior’
-Orange Savior?- chiesi – Cosa sarebbe un Orange Savior?-
- Saresti tu- disse Thor – Hai presente quando emani quel gas arancione, quando dai fuoco ai nemici o quando con il tuo alito riesci a spazzare via qualunque cosa?
-Woah- sobbalzai – faccio questo?- i miei occhi s’illuminarono, avrei sempre voluto essere un supereroe.
- Tutti in ritiro, stanotte si parte- la squadra obbedì agli ordini di Fury e ritornammo tutti nelle nostre stanze.
Ms Marvel veniva verso di me e a giudicare dal suo sguardo era di ottimo umore
- Perché non mi hai chiamata?- le sue forse erano spettacolari, quei capelli biondi rendevano giustizia al visino angelico
- Cosa?- chiesi con imbarazzo
- Pensavo che stessimo insieme. Insomma mi hai offerto una cena, ci siamo baciati, mi hai salvato e ora non ti ricordi neppure di me?- chiese lei
- Baciati?- ero davvero stupito
- Si, mi hai baciata ed è stato bello- stranamente arrossì
- Io… è come se non ricordassi nulla… è come se avessi perso la mia memoria.- Se ne andò delusa, ma non potevo fare altrimenti.

2 giorni dopo

Fury preparò l’equipaggiamento e mi aveva dato le informazioni adatte per la mia missione. Io e Ms Marvel non c’eravamo parlati per due lunghissimi giorni e ora stavo per partire.
- Appena avrai accesso ai circuiti lasciami campo libero- suggerì Starks
- America, lei può guardarmi le spalle mentre prendo le informazioni?-
- Si amico.- rispose secco.
Il luogo prestabilito era una certa zona portuale dove risedevano dei sicari asgardiani da parte di Loki. Da come mi avevano detto gli altri ero un genio con il computer e avevo dei fenomenali poteri. Aprìì il mio computer e iniziai ad elaborare i dati, avevano ragione ero davvero bravissimo. Stark azionò la sua corazza e si preparò a raggiungere i circuiti quando gli diedi il via mentre Captain America mi guardava le spalle. Il database era stavo rubato con successo e adesso avevamo le informazioni necessarie per la prossima missione. Fury era molto contento del mio lavoro e mi ringraziò per la collaborazione

- Bravo- disse Ms Marvel
- Oh Ms Marvel sei fantastica-
- MILETO!- urlò Stan Lee
- Si- sobbalzai dalla mia poltrona ed ero tornato magicamente nel mio studio, ma adesso sapevo cosa fare e avevo un’idea fantastica da tirare giù.

 
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